CAPITOLO XVIII
IL
FIGLIO
Abbiamo studiato, nel capitolo precedente, come Dio Padre, la prima Persona
della Santissima Trinità, occupi il posto centrale nella spiritualità di P.
Félix, che altro non è se non la spiritualità di Cristo, Sacerdote del Padre
e Offerta per il Padre.
Vediamo ora, come il
Verbo fatto carne, il figlio eterno del Padre nato da Maria, si integri con
perfetta unità nella spiritualità di P. Félix.
Gesù ci dice: «Nessuno conosce il
Padre se non il Figlio, e colui a cui il Figlio voglia rivelarlo»
(Mt 11, 27). «Io sono la via, la verità e
la vita; nessuno può andare al Padre se non attraverso di me»
(Gv 14, 6). «Il Padre nessuno l’ha mai
visto. L’Unigenito Dio, che è nel seno del Padre, Egli lo ha rivelato»
(Gv 1,18). «Non che alcuno abbia visto il
Padre se non colui che è da Dio, lui ha visto il Padre»
(Gv 6, 46).
Così dunque, non possiamo parlare di amore e devozione al Padre separati
dall’unico cammino verso di Lui, dall’unico che conosce il Padre, dall’unico
che può rivelarcelo.
D’altra parte, se Gesù è colui che conosce il Padre, chi altri potrebbe
essere il modello di amore e devozione a quel Padre? Se egli è il Figlio
unico per natura, da chi altri potremmo imparare ad essere veri figli?
E
infine, se siamo figli del Padre, è perché partecipiamo della stessa vita
divina del Figlio: «Io sono la vera vite, e il Padre Mio è colui che la
coltiva. Io sono la pianta e voi i rami. Chi rimane in me ed io in lui,
questi porta molto frutto, perché senza di Me non potete
fare nulla. Se qualcuno non rimane in Me, è
gettato fuori come il tralcio e si dissecca; poi si raccoglie e si getta nel
fuoco e brucia»" (Gv 15, 1-6). La nostra
unione spirituale con Gesù, per aver creduto in Lui, e perché Lo abbiamo
accolto con tutto il nostro essere, è ciò che ci dà diritto ad essere figli
di Dio con Lui e come Lui: «A quanti però lo accolsero diede il potere di
divenire figli di Dio, a coloro che credono nel suo nome, i quali non da
sangue né da volontà di carne né da volontà di uomo ma da Dio furono
generati» (Gv 1,12).
I
testi biblici citati rivelano chiaramente il legame che unisce la nostra
relazione con il Padre e quella con il Figlio. È lo stesso legame che unisce
il cammino e la meta, il fiume e la sua
sorgente, la promessa e la condizione. È l’unità sostanziale che lega il
Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
Vediamo ora una selezione di testi da lettere e scritti di P. Félix, sul
tema di cui ci stiamo occupando:
GESÙ, NOSTRO REDENTORE
"Rallegriamoci nella Croce di nostro Signore Gesù Cristo, nella quale si
trovano la nostra salvezza, la nostra vita e la nostra
risurrezione!
Quando diciamo LA CROCE, dobbiamo intendere GESÙ CRISTO CROCIFISSO. Ci
rallegriamo perché con la sua crocifissione ci ha riscattati, ci ha redenti,
ci ha resi degni di ogni grazia e ci ha guadagnato la vita eterna. Tutto
questo lo abbiamo grazie a Gesù, crocifisso per noi. Ed oggi ci rallegriamo
con gratitudine ed amore contemplando ciò che Gesù ha fatto per noi. «Mi ha
amato e ha dato la sua vita per me» (Gal 2, 20)”.
"Che il prezioso sangue di nostro Signore Gesù Cristo purifichi e inondi
sempre le vostre anime, perché è un fiume divino che scorre incessantemente
nella Chiesa per lavare le nostre colpe e portare la vita divina a tutti e a
ciascuno di noi. Io desidero ardentemente che abbiate devozione per il
Prezioso Sangue di Cristo. Diciamo Prezioso perché il suo PREZZO è
infinito. Credo di non aver mai avuto occasione di intrattenervi su questo
tema, ma presto lo farò".
"Io
chiedo tutto al Padre, e con totale fiducia, NEL NOME DI GESÙ, come ci
insegna la Chiesa: Per Cristo nostro Signore. Perché io non ho niente
di mio che mi renda meritevole di essere ascoltato dal Padre, ma ho Gesù, ho
i suoi meriti. Ah, questo Cristo… il nostro Gesù! Come dobbiamo amarlo, Lui
che tanto ci ama!".
"Sapeste quanto mi è costato non poter comunicare con voi né poter
rispondere alle vostre lettere, come avrei desiderato… Ma ho chiesto la mia
guarigione al Padre Divino
NEL NOME DI GESÙ, e per questo sono certo che me la concederà".
"Gesù vuole che mi abbandoni nelle sue mani, con totale fiducia. Ed io
credo fermamente che Egli mi abbia perdonato, come Lui solo sa fare; e che
mi ami con misericordia infinita. Come non avere fiducia illimitata?".
"O
Gesù, non hai potuto difenderti
dall’amore!... E mi hai amato fino a morire per me su una croce… O Gesù, io
voglio darti sangue per sangue, e vita per vita!".
L’UNIONE CON GESÙ
“L’unione con Gesù, per andare al Padre sotto l’impulso
dello Spirito Santo, è il centro di tutta
la nostra vita spirituale".
"Soprattutto e prima di tutto, l’unione con Gesù. Egli è l’unica via per
arrivare al Padre. Egli stesso lo ha detto: IO SONO LA VIA, NESSUNO ARRIVA
AL PADRE SE NON PER MEZZO MIO. (Qui
interrompe questa lettera, aggiunge soltanto): Non posso scrivere oltre, a
causa della mia scarsa salute… ma sto migliorando".
"Se
non arriviamo all’unione intima con Cristo, non realizzeremo la volontà di
Dio. La nostra vita, figli amati, fino all’ultimo respiro, non deve essere
altro che continuare l’azione di Gesù, l’opera di Gesù. Sotto il suo impulso
amoroso".
"Sforziamoci dunque affinché nelle nostre vite ci sia più spazio per la
preghiera per essere più vicini a Gesù poiché questo è l’unico mezzo che ci
permetterà di portare tante anime a Dio. Dobbiamo essere dei nuovi GESÙ, ed
è questo ciò che più desideriamo".
"Vedere attraverso gli occhi di Gesù e che Gesù veda attraverso i nostri.
Parlare come parlava Gesù e che sia Gesù a parlare con le nostre labbra.
Amare come amava Gesù, e che Gesù ami con i nostri cuori. Vivere come Gesù,
e che Gesù sia la nostra vita. Che stupendo programma! Ma questo presuppone
una grande intimità con Gesù, una speciale unione di cuori, una fiducia
totale, una fede viva in cui tutto è perdonato e dimenticato,
è la convivenza con Gesù in una franca
atmosfera d’amore. Approfondite ciascuno di questi pensieri perché essi
sono una sorgente di santità. Questo programma da solo basterebbe ad
eliminare tutte le nostre imperfezioni".
“In
ogni tua azione fatti guidare solo da Gesù, e non curarti di ciò che
diranno. Guarda tutto attraverso gli occhi di Gesù. Questo è quanto diceva
San Paolo: «Non sono io che vivo, ma è Cristo che vive in me»" (Gal 2, 19).
LA
TRASFORMAZIONE IN CRISTO
“Imitare Gesù, trasformarci in Lui, è l’ideale degli ideali; tutto il resto
non ha importanza".
“Ricordate sempre che siete entrati nella Congregazione per trasformarvi in
Cristo, e diventare per quanto possibile, ciascuno di voi, un altro Cristo:
«Quelli prescelti li ha predestinati ad essere conformi all’immagine del
Figlio suo»" (Rm 8, 29).
“Ciascuno nel suo ministero dovrà cercare di essere un ALTRO GESÙ. Questa è
la condizione perché possiate salvare
anime; trasformarsi nell’unico Salvatore. Cosicché la vita spirituale è
semplice, consiste soltanto nel trasformarci progressivamente in Gesù, e nel
conoscere gli strumenti che ci aiuteranno a realizzare questo impegno".
"Ho
pregato tanto il Verbo incarnato perché benedica noi tutti, e conceda a
ciascuno di noi non soltanto di vivere uniti a Lui, ma di trasformarci
veramente in Lui. Ah, se comprendessimo che
è tutta lì l’essenza della nostra povera e preziosissima vita!…".
"La
grande missione che Gesù ha affidato a ciascuno di noi è quella di
trasformarci in Lui.
E
non diciamo, figli amati, che sia difficile, che sia impossibile. No, Gesù
non ci chiede niente che non sia nelle nostre possibilità.
Questa trasformazione, tanto desiderata da Gesù e tanto preziosa per noi, è
già cominciata. Lo stesso Gesù ce lo spiega nella parabola del lievito che
una donna mette in tre misure di farina. Quella farina siamo noi. La Chiesa,
che con il Battesimo mette in noi Gesù, è la donna. Gesù è il lievito che ci
trasformerà. Con il tempo il tutto fermenterà e diventerà un pane degno
della mensa del Padre Celeste. Dobbiamo soltanto rispondere a questa grazia,
per poter somigliare sempre più a questo Gesù, che costituisce tutto il
nostro ideale, la nostra speranza e il nostro amore".
"Io
vorrei che il Padre Celeste trovasse il suo compiacimento in ciascuno di voi
vedendovi di giorno in giorno più simili al Figlio amatissimo in cui sempre
si compiace. Questo è quanto ci dice lo Spirito Santo per bocca di San
Paolo: «Rivestitevi di Nostro Signore Gesù Cristo»"
(Rm 13, 14).
A
quattro giovani che presero l’abito di missionari dello Spirito Santo dice:
"Il
nostro abito dice molte cose, perché reca l’iscrizione: JHS, che significa
GESÙ SALVATORE DEGLI UOMINI. Questo identifica la sua missione ed il suo
ideale. Siete stati destinati da Dio a salvare migliaia di anime. Vi è
già stato detto, non dirò ciò che sono, ma
ciò che desiderano essere i missionari dello Spirito Santo. Sono chiamati ad
essere quello che fu Gesù, per la gloria del Padre. Quando uno diventa un
altro Gesù diventa di fatto Salvatore… Cosicché voi dovete ripetere
frequentemente: Voglio essere un altro Gesù, costi quel che costi. Per
questo siete venuti qui a lavorare per essere altri Gesù".
COSA SIGNIFICA TRASFORMARSI IN GESÙ
"Preoccupatevi sempre di fare la santissima volontà di Dio, in modo tale che
questa divina volontà sia il vostro alimento, come lo fu per Gesù.
Quanta perfezione racchiude l’esercizio di questo proposito! Il fine di
tutta la vita spirituale è l’unione con Dio, ma l’unione con Dio non è altro
che l’unione della nostra volontà con la volontà divina. Fu questo l’esempio
essenziale di Gesù: «Mio alimento è fare la volontà di Colui che mi ha
mandato». (Gv 4, 34). «Io sono disceso dal
cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di Colui che mi ha mandato»
(Gv 6, 38). «Colui che mi ha mandato è con me, e non mi lascia solo, perché
io faccio sempre ciò che gli è gradito» (Gv 7, 29).
Questo è il modo in cui ci trasformiamo in Gesù, facendo ogni giorno la
volontà del Padre, che ha creato le nostre volontà per unirle alla sua.
O Gesù amato, il tuo alimento sarà il nostro alimento, la tua vita sarà la
nostra vita; Ti promettiamo
che con l’aiuto della tua grazia, Ti seguiremo dal
presepe di Betlemme fino alla Croce del Calvario".
"Gesù voleva che tutti sapessero che era l’amore al suo divino Padre che lo
faceva essere tanto fedele alla sua volontà: «Perché il mondo sappia che io
amo il Padre e che faccio ciò che il Padre mi ha comandato, alzatevi e
andiamo» (Gv 14, 31).
Quali sono le caratteristiche dell’amore di Gesù verso il Padre? Sono queste
nove:
1.
- Il suo amore fu radicale: «Io sono disceso dal cielo non per fare
la mia volontà ma per fare la volontà del Padre Mio» (Gv 6, 38).
2.
- Fu obbediente: «Ho osservato i comandamenti del Padre Mio» (Gv 15,10).
3.
- Rinunciò a se stesso: «Io non cerco la mia volontà, ma la volontà
di Colui che mi ha mandato» (Gv 6,38-39).
4.
- Fu un amore delicato: «Io faccio sempre ciò che è gradito al Padre
Mio»" (Gv 8, 23).
5.
- Fu un amore tenero: «Io rimango nel suo amore» (Gv 15, 1).
6.
- Un amore di unione: «Il Padre è in me ed io in Lui» (Gv 10, 38).
7.
- Fu un amore fedelissimo: «Padre, io ti ho glorificato sulla terra,
e ho compiuto le opere che tu volesti io facessi» (Gv 7, 14).
8.
- Un amore capace di qualunque sacrificio: «Il Padre mi ama perché io
offro la mia vita» (Gv 10, 17).
9.
- Un amore filiale e di abbandono: «Padre, nelle tue mani raccomando
il mio spirito» (Lc 23, 46).
L’unione di infinito amore che lega da sempre, e per l’eternità, il Padre ed
il Figlio, è sempre la stessa dopo l’Incarnazione, quando il Figlio discese
sulla terra per compiere la missione affidatagli dal Padre. Immaginate
quanto grande e perfetto deve essere il nostro amore ed il nostro abbandono
al Padre, perché possiamo dire di essere una copia di Gesù. Ma è lo stesso
Padre che manda anche noi, e dunque, avanti!, fino al monte Santo, fino al
Tabor, fino al Calvario, fino alla gloria eterna! …
Quale meraviglioso programma di vita! Glorificare il Padre imitando Gesù,
facendo, come Lui, la sua volontà”.
"Sii una copia viva di Gesù, obbediente, mansueto, umile, amante della vita
nascosta di Nazareth; e poi, un vero apostolo come Gesù: sul monte, in mare,
in città, in mezzo alla folla, tra gli infermi, con i bambini, con i poveri,
con tutti… E con Gesù sul Tabor, e con Gesù sul Calvario, per salire da lì
con Lui alla gloria eterna".
In
un giorno di ritiro, ai novizi, spiegava così in cosa consiste la
trasformazione in Cristo:
"Il
novizio che vuole essere come Gesù, deve sforzarsi di essere obbediente e
docile, umile, modesto, povero e distaccato da tutto, puro e senza macchia
di peccato, compassionevole e generoso, raccolto e silenzioso; così era
Gesù. Ed inoltre era penitente e mortificato, prudente e circospetto,
ordinato, disposto al sacrificio, uomo interiore, tutto in Dio. Ed amò tutti
fino al punto di dare la sua vita sulla croce per salvarci.
Se
un novizio s’impegna con tutta la sua volontà per essere come Gesù, allora
Gesù stesso lo accoglierà come suo discepolo e lo farà santo, lo farà
felice, lo farà suo apostolo, gli darà riparo nel suo cuore, lo amerà come
sua creatura, lo benedirà al risveglio e lo guiderà durante il giorno, lo
custodirà sempre, vigilerà su di lui per tutta la vita e sarà con lui al
momento della morte”.
"In
mezzo a noi c’è un solo maestro: GESÙ. Tutti lavoriamo con entusiasmo per
seguirne i passi: pensando come Gesù, vedendo le cose e le persone come
Gesù…
O
Gesù amatissimo, questo è ciò che promettiamo con tutta l’anima: saremo come
Te, giusti, semplici e buoni con tutti! Buoni con
i sacerdoti che ami con predilezione. Buoni con chi ci ama, e buoni
con chi ci perseguita, come perseguitarono te. Buoni con le anime buone e
più buoni con i poveri peccatori… Sì, con l’aiuto
della tua grazia sapremo sacrificarci per tutti e sapremo vedere ogni
fratello con sviscerato amore… Come Te!".
“Il
nostro cammino è Gesù Crocifisso. Sii come un’ostia consacrata: piena di
Gesù, nostro Maestro e modello. Un missionario dello Spirito Santo
dev’essere martire volontario, accettare qualsiasi croce per amore di Gesù,
martire del suo dovere fino alla morte, martire del suo apostolato fino a
ricevere la corona. Questo significa essere una copia di Gesù”.
L’AMORE PER GESÙ
"Chiedete a Gesù di amarlo appassionatamente. È questa la mia preghiera
costante. Questo è ciò che chiedo per me e per ciascuno di voi".
"Amate Gesù con tutto il vostro entusiasmo, amatelo senza limiti. Egli è il
vostro Sostegno, la vostra Vita, il vostro Sposo, il vostro Tutto"