Voglio i Sacerdoti della Croce perché davvero mi amino e mi appartengano.
-Ed
io moltiplicavo le mie preghiere e i miei sacrifici perché arrivasse quella
congregazione di uomini puri e sacrificati-" (Ibid).
"Erano passati dieci anni da quando il Signore aveva fatto il suo annuncio
circa i Sacerdoti della Croce, e si acuiva in me l’ansia per l’attesa del
compimento di quelle promesse.
Vennero grandi sofferenze, malattie mortali, e la vedovanza… e alla fine
lasciai accantonata quest’idea, abbandonando tutto nelle mani di Gesù.
Finché arrivò il 1903, esattamente il 4 Febbraio, quando, in maniera
provvidenziale, il Signore mi fece incontrare Padre Félix Rougier, della
Società di Maria" (Ibid).
29
Aprile 1903. "Oggi, dopo essermi comunicata, ho pensato che, a causa delle
troppe difficoltà, non sarebbe stato possibile realizzare la fondazione
maschile. Però sentii una voce che mi diceva:
-Ciò che è mio si realizza infallibilmente. Di che cosa hai timore? Tutto
ciò che è umano passa, ma le mie promesse non passeranno-". (Diario
Spirituale).
"Il
19 Giugno il Signore mi disse:
-Vi
sarà una schiera di sacerdoti santi, che incendieranno il modo con il fuoco
della Croce-.
Ed
io gli chiesi:
-Saranno quelli della congregazione che Tu hai annunciato, mio Gesù?-.
-Sì. Essi saranno formati ad una straordinaria perfezione con la dottrina
che ti ho dato, e che è l’essenza del Vangelo. Tu sarai madre di molti figli
nello spirito, ma ti costeranno mille martiri. Io aprirò il cammino. Siimi
fedele e compi la mia volontà-". (Diario Spirituale, Giugno 1903).
14
Aprile 1904. "Oggi ho completato le Costituzioni per la Congregazione
Maschile. Manca solo il capitolo relativo al Piano di Studi, poiché di
quello io non so nulla. Ho capito comunque che la volontà del Signore è che
essi siano dotati, più che di sapienza umana, della sapienza della Croce di
Cristo, e che in qualunque circostanza mettano al primo posto lo Spirito.
Perché a nulla servirebbe la loro sapienza se non fossero santi. Il Signore
è stanco di sacerdoti che, presuntuosi del loro talento, cercano gloria per
se stessi e non per Dio”.
Le
caratteristiche dei Religiosi della Croce saranno la modestia, la purezza e
l’umiltà. Potranno anche essere un pozzo di scienza, ma di una scienza che
li immerga sempre più nella consapevolezza della loro nullità. È chiaro che
dovranno avere studi sufficienti per la direzione delle anime, ma ciò che
importa è che i percorsi che indicheranno e le virtù che insegneranno siano
i percorsi e le virtù che essi stessi hanno praticato". (Diario
Spirituale).
"Mons. Valverde mi disse di considerare le mie pene come moneta preziosa con
cui il Signore vuole che compri le Opere della Croce. Oh, sì, sì! Offrirò
con tutta l’anima tutto quello che posso perché si riesca a realizzare
questa agognata fondazione dei Sacerdoti della Croce" (Diario Spirituale,
8 Maggio 1904).
22
Luglio 1912. "È venuto a Città del Messico Mons. Ibarra e abbiamo messo a
punto le Direttive che il Signore vuole, e che costituiranno un tesoro
spirituale per i Sacerdoti della Croce. Si divideranno in quattro parti:
1.-
La loro vita come figli di Dio Padre.
2.-
La loro relazione con il Verbo in quanto sacerdoti.
3.-
La loro relazione con lo Spirito Santo in quanto religiosi.
4.-
La loro intima filiazione a Maria (Diario Spirituale).
-Signore, quando vedrò i Religiosi della Croce?- gli chiesi.
Mi
rispose:
-Verranno, figlia mia, e tu li vedrai. Mi daranno tanta gloria e saranno la
mia Congregazione prediletta-“. (Storia…, pag. 260).
"Il
Signore ha detto che se non saranno santi, spirituali e umili, faranno
rumore, ma non produrranno frutti per il cielo" (Diario Spirituale).
“Quest’opera sarà molto utile per la rigenerazione del mondo, per suo mezzo
il Verbo verrà a rinnovare il mistero della Redenzione e a piantare la Sua
Croce, non in terra ma nei cuori di molti, e farà sì che arda nelle anime il
fuoco dello Spirito Santo" (Diario Spirituale).
"Guarda, figlia, i Sacerdoti della Croce berranno da questa fonte, e si
espanderanno in tutto il mondo. Andranno come gli Apostoli, facendo sì che
si conosca Gesù e che regni la Sua Croce. Lo Spirito Santo realizzerà queste
meraviglie, e il Padre mio sarà glorificato per mezzo loro. Quei religiosi
istituiranno come una nuova crociata in tutto il mondo, faranno tanto bene,
e dovunque si realizzerà un grande rinnovamento" (Diario Spirituale).
"Quei religiosi saranno il complemento delle mie Opere della Croce. Si
offriranno al Padre come vittime in unione con me e otterranno così la
salvezza e la perfezione di molte anime e mi daranno molta gloria" (Diario
Spirituale).
"Voglio che si offrano al Padre con me, dicendo come me: -QUESTO È IL MIO
CORPO, E QUESTO È IL MIO SANGUE-. Solo così saranno degni di pronunciare
queste parole celebrando il Santo Sacrificio, cioè trasformandosi in Me
imitando fedelmente la mia vita e la mia offerta.
Ah,
figlia, sono molti i sacerdoti che ardiscono pronunciare queste santissime
parole senza somigliarmi minimamente…!" (Diario Spirituale).
“Il
mondo sprofonda, e il Verbo viene a salvarlo una volta di più. Viene a
segnare un nuovo cammino, un nuovo campo di perfezione, a santificare le
anime con mezzi docili e perfetti, per fare da contrappeso all’inondazione
dei vizi.
I
Sacerdoti della Croce avranno il compito di realizzare questa conquista. Per
questo vivranno della mia vita, mi imiteranno con la purezza del loro corpo
e con la santità della loro anima e si trasformeranno in Me con il
sacrificio amoroso" (Storia…, pag. 18).
“Ti
prometto che molti tra i Sacerdoti della Croce saliranno ad altissimi gradi
di perfezione di vita interiore, di vita mistica, che è poi quella in cui
possono realizzarsi manifestazioni speciali della Trinità. Questo tipo di
vita spirituale stava quasi scomparendo nel mondo di oggi, perché sono
davvero poche le anime che decidono seriamente di prendere la Croce per
amore mio.
Ma
questa apatia spirituale, questo mondo materialista, infiltratisi anche tra
i religiosi, saranno debellati. E questo secolo, sebbene sia un secolo di
grandi peccati e grandi cataclismi, sarà segnato anche da una reazione
spirituale, da una resurrezione mistica e sorgerà un esercito di apostoli
che daranno gloria a Dio.
-Ma quando avverrà questo, Dio mio?-
-Non tarderà-" (Storia…, pag. 189).
"Quest’Opera è grande, perché è mia. Non viene dagli uomini, ma da Dio. È
una pianta che crescerà fino a diventare un albero frondoso nella mia
Chiesa. Darà molti frutti di santità e salverà molte anime. Ma quest’albero
ha bisogno dell’innaffiamento della Croce, per questo quei religiosi
uniranno costantemente il loro sacrificio al mio. Io sarò con loro, e coloro
che apparterranno a quest’opera o l’aiuteranno ad espandersi, avranno un
premio speciale.
È
necessario che i Sacerdoti della Croce si preoccupino più della loro
santificazione che delle attività del loro ministero; questo devono capirlo
molto bene, così come devono capire qual è la mia volontà nei loro riguardi.
Non voglio manifestazioni esteriori, ma fermezza spirituale. Che non forzino
i miei progetti. Solo mantenendo una profonda vita religiosa personale
avranno le mie benedizioni e adempiranno ai
miei disegni sulla terra. Io vengo prima di ogni cosa.
Questa Congregazione ha i suoi fini particolari, il suo essere speciale, il
suo sigillo divino che deve conservare. Questo è molto importante, e su
questo debbono fissare la loro attenzione se non vogliono mandare a monte i
miei piani e rischiare il fallimento.
Se
mi amano, e se vogliono mantenere alla Congregazione il suo spirito genuino,
che studino quanto io ho voluto da essa, che si formino dentro quel Piano
spirituale e che vivano integralmente la spiritualità che io ho loro
conferito.
Allora formeranno con me una sola anima e una sola volontà" (Diario
Spirituale).
"Io
sono il primo Sacerdote della Croce e sono il modello di quelli che
verranno, perché sono sacerdote e vittima. Sarò il primo di quella
fondazione e tutti coloro che vi entreranno dovranno soltanto seguirmi e
diverranno così miei veri fratelli. Sarò io stesso a sostenerli, perché li
voglio santi. Spargerò su di essi in maniera molto speciale il mio Santo
Spirito, che incendierà le intelligenze ed
i cuori. E il Padre fisserà su di essi il suo sguardo e spargerà le sue
perfezioni in ogni cuore che saprà corrispondere all’insigne grazia di
servirlo in questa Congregazione" (Storia…, pag. 105; Diario
Spirituale).
"La
mia unica vera Sposa è la Chiesa, l’ho scelta fin dall’eternità per farne la
depositaria di tutte le ricchezze del cielo. Non vedi che vivo in lei e in
lei ho tutte le mie delizie?
Dunque i Religiosi della Croce saranno una parte scelta della mia Chiesa, te
lo prometto, e costituiranno un’enorme leva per la salvezza del mondo.
Coloro che si daranno totalmente agli ideali di questa Congregazione,
riceveranno immensi tesori di santità, per ridistribuirli a tutta la mia
Chiesa" (Storia…, pag. 107).
"Questo è il mio progetto per i Sacerdoti della Croce. Per questo voglio
essere il fratello maggiore che li guida, che costantemente serva loro da
modello, che viva in loro compagnia, non solo esteriormente nel Sacramento
dell’Eucaristia, ma in maniera molto speciale in ogni cuore, con intimità di
fratello, di sposo, di amico, di tutto" (Storia…, pag.112).
"Io
sarò il chiostro dei veri Sacerdoti della Croce. Il chiostro materiale è
soltanto un mezzo, mentre il vivere in Me è il suo fine.
Voglio riempire il cuore di questi miei fratelli di cui ti ho parlato, di
questi figli prediletti, di queste anime pure. Voglio che attingano da Me la
scienza dell’amore e della Croce, è questa la scienza dei veri santi" (Manà
Escondido, Pag. 186).
***
Quando noi missionari dello Spirito Santo leggiamo queste cose, ci sentiamo
davvero preoccupati. Sappiamo che quando Dio stabilisce un’alleanza offre
promesse grandiose, ma condizionate alla fedeltà dell’uomo. Dio ha promesso
che questa Congregazione sarebbe stata fondata a dispetto di ogni
contrarietà e adempì la sua promessa, perché i nostri fondatori gli furono
fedeli fino all’eroismo. Ma promise anche che saremmo stati molto numerosi,
che vi sarebbero stati molti santi tra di noi e che saremmo stati una
poderosa forza di salvezza nella Chiesa.
Però la verità è che non siamo numerosi, né vediamo molti santi, né stiamo
facendo granché in questo mondo per Dio…
Cosa ci sta succedendo? Forse il Signore non è stato fedele alla promessa di
spargere con abbondanza il suo Spirito su di noi? Senza dubbio è stato
fedele, e ciascuno di noi è testimone del suo amore e della sua misericordia
smisurati. Ma la nostra risposta non è stata così generosa.
Certamente non possiamo dire di essere
stati bravi..
Però c’è sempre il momento per cambiare, per prendere seriamente l’amore che
Dio ci ha riservato, per fare scelte nuove e giuste, per raddrizzare i
sentieri, perché venga la salvezza di Dio.
Abbi pazienza, Signore!… Ti pagheremo il nostro debito…
Allora ci renderai numerosi come le stelle
del cielo, per santificare molti nella tua Chiesa. Amen.